March 2020.
An invisible enemy is upsetting the daily lives of millions of people.
The global system has fallen ill, drastically slowing down its rhythms and giving back to people the time to stop and listen to themselves. In a social system based on frenzy emotional states are inevitably repressed.
The social distancing imposed to limit the viral contagion becomes a vehicle to unleash an equally contagious emotional blackout.
SoCoD-19 (Source Code Disease 2019) is an open story of people who are experiencing a common but intimately different blackout, which awakens oppressed emotions such as fear, loneliness, anxiety, regrets, and which leads to think about the need of change and a new scale of values.
On the Join webpage the front camera of your smartphone is activated, and you can shot your selfie.
After confirming the selfie, a form invites you to describe with a sentence the personal emotional blackout perceived in that moment.
Through the Databending technique, the algorithm manipulates photography, processing the alphanumeric code that composes it and inserts the user's emotional blackout into this source code.
The result is a digital blackout that alters the image by creating a personal portrait digitally disturbed by one's emotional state.
The Stream webpage shows on one hand a flow of portraits 'infected' by this historical period, on the other the source codes of photos containing the emotional blackouts that flow incessantly.
We obtain a flow of emotional experiences, which will remain in the future to witness an emotional pandemic that has democratically broken the balance of the world and its inhabitants.
The project protects the privacy of the participants, each portrait will be not associated to the emotional text entered.
Marzo 2020.
Un nemico invisibile sta sconvolgendo la quotidianità di milioni di persone.
Il sistema globale si è ammalato, rallentando drasticamente i propri ritmi e restituendo alle persone il tempo per fermarsi ed ascoltarsi: in una società basata sulla frenesia, gli stati emotivi vengono soffocati.
Il distanziamento sociale imposto per limitare il contagio virale diventa un veicolo per scatenare un blackout emotivo altrettanto contagioso.
SoCoD-19 (Source Code Disease 2019) è un racconto aperto di persone che stanno vivendo un blackout comune ma intimamente diverso, che risveglia emozioni oppresse come la paura, la solitudine, l’ansia, i rimpianti, e che porta a pensare alla necessità di cambiamento e ad una nuova scala dei valori.
Accendendo alla pagina Join la fotocamera frontale del proprio cellulare si attiva automaticamente per scattare un selfie e, dopo averlo confermato, un form ci invita a descrivere con una frase il proprio blackout emotivo attuale.
Attraverso la tecnica del Databending l’algoritmo manipola la fotografia, elaborando il codice alfanumerico che la compone e inserisce all’interno di questo codice sorgente il blackout emotivo dell’utente. Ne consegue un blackout digitale che altera l’immagine creando un ritratto personale disturbato digitalmente dal proprio stato emotivo.
La pagina Stream del sito offre da un lato un flusso di ritratti ‘contagiati’ da questo periodo storico, dall'altro i codici sorgente di fotografie contenenti i blackout emotivi che scorrono incessantemente in un infinito flusso.
Si crea un flow di esperienze emotive, che rimarranno a posteriori per testimoniare una pandemia emozionale che ha spezzato democraticamente gli equilibri del mondo e dei loro abitanti.
Il progetto tutela la privacy dei partecipanti, ad ogni ritratto non verrà mai accostato esplicitamente il testo emotivo inserito.